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Sonetti del 1833 233

di lo hanno i Papi, i sovrani, e generalmente tutte le persone poste in eminenti dignità tanto ecclesiastica che civile. — I demoni, siccome ripieni di malizia, e di odio contro di noi, si occupano costantemente dei mezzi per farci cadere, e per perderci eternamente: ma Dio non manca di opporre loro i suoi buoni angeli, a cui commette la cura di nostra difesa.„ Moroni, Dizionario ecc., vol. XVII, pag. 164-65.]      2 Creatura.      3 Nome da aggiungersi a quelli del sonetto... [La madre ecc., 6 dic. 32, in questo volume].      4 A dirittura, subito.      5 Di darla.      6 Sin che si veda. Chi vince la prova.      8 Cessa dalle sue funzioni.      9 E guarda [va’, varda] che [enorme] quantità.


ER PATTO-STUCCO.1

     Sto2 prelato a la fijja der zartore,
Che cciannàva a stirajje3 li rocchetti,
Je fesce vede4 drent’a un tiratore5
Una sciòtola6 piena de papetti,7

     Discennoje:8 “Si vvòi che tte lo metti,
So’ ttutti tui9 e tte li do dde core.„
E llei fesce bbocchino e ddu’ ghiggnetti,
Eppoi s’arzò er guarnello a mmonziggnore.

     Terminato l’affare, er zemprisciano,10
Pe’ ppagàjje11 er noleggio de la sporta,
Pijjò un papetto e jje lo messe12 in mano.

     Disce: “Uno solo?! e cche vvor dì sta torta?13
Ereno tutti mii!14...„ — “Fijjola, piano,„
Disce, “so’ ttutti tui, uno pe’ vvorta.„15

Terni, 16 ottobre 1833.

  1. Far patto-stucco, vale: “fare un contratto complessivo di tutte le sue parti a un solo prezzo prestabilito.„
  2. Que- sto.
  3. Ci andava a stirargli ecc.
  4. Le [gli] fece vedere.
  5. [Cassetto.]
  6. Ciotola.
  7. Il papetto è una moneta d’argento da due paoli. [Poco più d’una lira nostra.]
  8. [Dicendogli]: dicendole.
  9. Son tutti tuoi.
  10. Ironia di semplice.
  11. Per [pagargli] pagarle.
  12. Le lo [glielo] mise.
  13. Che è questo?
  14. Erano tutti miei!...
  15. Uno per volta.