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214 Sonetti del 1833

lume] il sonetto... [L’ammalata, 22 nov. 32, nota 7].      6 Musici castrati.      7 Il che è spesso adoperato come segno di relazione senza affisso di articolo; come dicesse de’ quali ecc.      8 Ministrasse, dispensasse.      9 Solfa.      10 Dicesse.      11 Così (facendo un gesto sconcio, consimile a un certo moto del battere il tempo musicale) dice la plebe, per indicare la lunghezza e il movimento di cosa che il lettore troverà notata [in questo volume] al sonetto... [Er padre ecc., 6 dic 32].

LO SCÀNNOLO.1

     Bizzòche farze,2 bbrutte corve nere,
Che nnun zéte3 ppiù bbone pe’ mmiggnotte,
Perché invidiate mo a le ggiuvenotte
Cuello che vvoi fascévio4 pe’ mmestiere?

     Sicuro, tiengo in casa un forestiere:
Sto forestiere sta cco’ mmé oggni notte;
Stanno5 co’ mmé, ppe’ bbontà ssua, me f....:
E sto f.... me dà mmórto6 piascere.

     C’è dda scannolizzasse7 pe’ ste cose?
Trovanno8 un c.... ar caso de fo..érve,
Le faréssivo9 voi le schizziggnose?10

     Nu’ lo sapete, bbrutte vecchie corve,
Che cchi ccià11 er commido e nnun ze ne serve,
Nun trova confessore che l’assorve?12

Roma, 4 febbraio 1833.



  1. Scandalo.
  2. [Pinzochere] false.
  3. Siete.
  4. Facevate.
  5. Stando.
  6. Molto.
  7. Scandalezzarsi.
  8. Trovando.
  9. Fareste.
  10. Schizzinose.
  11. Ci ha: ha.
  12. Assolve. [Chi ccià er commido ecc. Proverbio.]