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116 | Sonetti del 1837 |
messa rispondesse: Popolo, guarda bene! con me non ti mancherebbe nè pane nè forca. Parole che rivelano tutto l’uomo.„ Poggi, Op. e vol. cit., pag. 403.]
UNA COSA CHIAMA L’ANTRA.1
Da cqui avanti oggni vorta che ssentite
Ch’essce er Papa e sse2 sona le campane,
Uprite bbocca e ddite puro,3 dite:
“In sto momento se dispenza er pane.„4
E cquanno sentirete che sto cane
De Governo spaggnotta,5 ariuprite
La bbocca e ddite che nun zo’6 llontane
Le trottate der Papa e le su’ ggite.
Er Papa ha d’annà a spasso e a le funzione;
Nun c’è ddunque antro7 mezzo pe’ llevasse8
Er popolo datorno, e vva bbenone.
E cche ffa ssi sse voteno9 le casse?
Si10 Ddio serra una porta òpre un portone.11
A ttutto s’arimedia co’ le tasse.
31 maggio 1837.
- ↑ Altra.
- ↑ Si.
- ↑ Pure.
- ↑ Entrato il Papa in gran costernazione pel sospetto di qualche moto popolate, faceva dar pane gratis quando usciva, e sempre in luoghi i più distanti da quelli dov’egli soleva recarsi. Vedi il Sonetto intitolato L’abbonnanza pe’ fforza, e l’altro ivi citato alla nota 2.
- ↑ Spaccia pane.
- ↑ Non sono.
- ↑ Altro.
- ↑ Per levarsi.
- ↑ E che rileva se si vuotano ecc.
- ↑ Se.
- ↑ Proverbio.