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Sonetti del 1837 103

nel suo Dizionario. V. anche i sonetti: Li du’ Sbillonesi, 20 nov. 32, e Don Micchele ecc., 14 dic. 34. Il Bonazzi poi (Storia Di Perugia, vol. II, pag. 586) attesta che “una enorme quantità di danaro.... tutto dì partiva per la Spagna a soccorso de’ combattenti carlisti.„]      8 Per conoscere, distinguere.      9 Si.


LA CARISTIA DER 37.

2.

     Sempre accidenti1 ar Papa! sempre inzurti!2
Eh zzitti, zzitti: che ddiavol’avete!
Aspettate er bon tempo e mmaggnerete.
Li mesi nun ze sa cquanto so’ ccurti?3

     Nu’ lo sentite cos’ha ddetto er prete?
“Arispettate li ggiudizzi occurti
De Ddio, fijjoli; e nun fate tumurti,
Si vve lassa morì de fame e ssete.„4

     Però, er prete ha rraggione verbo fame;5
Ma, cquer che ssia la sete, sta minestra
La poteva lassà ddrento ar tigame.6

     Me pare a mmé ’na gran parola ssciocca,
Quanno se pò vvedé7 da la finestra
Ch’oggni minuto ne vié ggiù una bbrocca.8

24 maggio 1837.

  1. Imprecazioni di accidenti.
  2. Insulti.
  3. Non si sa quanto son corti?
  4. Se vi lascia ecc. Si allude a certe minacce dell’editto di penitenza pubblicato in maggio 1837 dal Cardinal Vicario. [Carlo Odescalchi, “uomo d’una semplicità singolare, unita ad uno zelo poco illuminato„ (Dispacc. dell’Ambasc. sard., in Bianchi, Op. e vol. cit., pag. 165): famoso per la smania d’ingemmare i suoi editti con quanto di più iracondo e bestiale si legge ne’ libri santi. Cfr. i sonetti: Er Vicario ecc., 3 apr. 35, e L’editto ecc., 26 febbrFonte/commento: Sonetti romaneschi/Correzioni e Aggiunte. 36]. Appoggiansi esse a un bel passo del Deuteronomio (cap. XXVIII), cioè: “Eo quod non servieris Domino Deo tuo in gaudio cordisque laetitia propter rerum omnium abundantiam, servies inimico tuo quem immittet tibi Dominus, in fame, et siti, et nuditate, et omni penuria: et ponet iugum terreum super cervicem tuam, donec te conterat.„ Sono da vedersi in tutto il codice del Deuteronomio molte altre eleganti formule di maledizione.
  5. [In quanto alla fame.]
  6. Cioè: “questo proposito poteva tralasciarlo.„
  7. Si può vedere.
  8. Infatti la causa della carestia consisteva tutta nelle stemperate piogge della stagione.