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Sonetti del 1835 391

LE CUNCRUSIONE1 DE LA RESCÈLI2

     Oh cche ttempi! oh che scannoli! Un Convento
Francescano, una Regola de’ frati,
Cristiani, bbattezzati e ccresimati,
E ammoniti3 d’oggn’antro4 sagramento,

     S’hanno da mette5 in una Roma, drento
D’una cchiesa, turcacci annegati,
A impuggnà li misteri ppiù spiegati
De l’assenza6 de Ddio7 tutti e ttrescento!8

     Disce che in tutto st’Ordine ggiudìo
Nun ze9 trovò cche un povero novizzio10
Che avessi11 core de difenne12 Iddio!

     Me fa spesce13 der Papa, che ppermetti14
Simile infamie, e ppoi roppi15 er servizzio
A sti quattro cazzacci de bbaffetti.16

27 dicembre 1835

  1. Le conclusioni di teologia, tenute da uno studente francescano.
  2. Vedi la nota [1]...del sonetto... [Er presepio ecc., 27 dic. 32]
  3. Muniti.
  4. Di ogni altro.
  5. Mettere.
  6. Essenza.
  7. [Perchè gli esaminatori, per saggiare il sapere teologico del candidato, simulano obiezioni contro le parti più capitali delle dottrine religiose, come appunto l’esistenza di Dio ecc.]
  8. [Non si creda esagerato questo numero. A testimonianza del Baretti, nel 1779 erano quattrocento i “perdigiorni, che si stavano grattando quelle loro pance lassù in Araceli.„ V. il mio libro: Voltaire contro Shakespeare, Barettì contro Voltaire, ecc., Lapi editore, 1884; pag. 182.]
  9. Non si.
  10. [Cioè il candidato stesso, poichè gli altri, o facevano la parte del diavolo, o stavano a sentire.]
  11. Avesse.
  12. Di difendere.
  13. Mi fa specie: [mi fa meraviglia].
  14. Permetta.
  15. Rompa.
  16. [Chiama così i liberali, perchè a quel tempo alcuni di essi erano i soli che portassero baffi. Cfr. la nota 8 del sonetto: Don Micchele ecc., 14 dic. 34