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Sonetti del 1832 79

LE NOTIZZIE DE L’UFFISCIALI.1

     Verzo ventitré ora, er padroncino
Me fesce curre ar Cacas2 co’ ttre ffichi,3
A ccrompà callo callo4 er bullettino
De la bbattajja contro a li nimmichi.

     Pe’ cquesto, ar Venezziano5 llì vviscino,
Disse er decan de la Contessa Pichi
Che l’esercito nostro papalino
Ha ffatto ppiù bbrodezze6 de l’antichi.

     Disce che uperto a ffir de cannoneggio7
Er paese de Bbraschi e Cchiaramonti,8
Ce fu ’na spizzicata9 de saccheggio;10

     E cche ddoppo passati su li ponti,11
Cuanno funno12 a Ffrollì fésceno peggio.13
Pe’ mmorti poi s’ha da tirà li conti.14

5 febbraio 1832.

  1. Notizie uficiali, relative alle giornate del 20 e del 21 gennaio 1832. [Cfr. il sonetto: Li Papalini, 27 genn. 32.]
  2. Stamperia Cracas e gabinetto de’ fogli in Piazza di Sciarra.
  3. Tre baiocchi.
  4. [Caldo caldo.] Appena fatto, traslato preso dal pane che si sforna.
  5. Nel contiguo caffè detto del Veneziano, sogliono convenire i servitori decani delle sale nobili, ed ivi sentenziare per diritto e per rovescio su tutto. [“E si davano tale importanza, che parlando di Gregorio XVI, che avea creato vari cardinali in un solo concistoro, disse: È facile nominare cardinali; il difficile è trovar loro dei decani.„ Silvagni, La Corte e la Società romana ecc., vol. I, cap. II: Il Caffè del Veneziano.]
  6. Prodezze.
  7. Analogia di “a fil di spada.„
  8. Cesena.
  9. Alquanto.
  10. Alcuni lo negano, ma...
  11. Il ponte sul Savio, oltre Cesena.
  12. Furono.
  13. Si allude alla manbassa, fatta senza ordine superiore dai pontifici sul popolo di Forlì, per lo sbigottimento nato in essi da un colpo di fucile uditosi nelle vicinanze del bivacco. Il far peggio si dice dai Romaneschi anche in buon senso, per “far di più„.
  14. Nacque tra i fogli una certa discordanza numerica.