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Sonetti del 1830 | 89 |
trice. [C’è però, nella Via di San Giovanni in Laterano, una chiesina, che non ha che far nulla con questa, e che è dedicata realmente a Santa Maria Imperatrice.] 7 Reggere. 8 Codino, [che molti nel 1830 portavano ancora. V. vol. VI, pag. 81, nota 5. — Circa poi al cordoncino, bisogna notare che, realmente, quello con cui nel quadro della seconda cappella a sinistra in Santa Maria Liberatrice, papa Silvestro lega, o meglio, pretende di legare, la bocca al dragone, è così sottile, così corto, così insomma sproporzionato al fine cui deve servire, che, osservandolo, non si può far a meno di ridere.]
FREMMA, FREMMA.
Ohó! ohó! prr!1 come vai de trotto!
Abbada a tté dde nun buttà la soma.
Ch’edè sta furia? Adascio Bbiascio:2 Roma
Mica se frabbicò tutt’in un botto.2
Chi poteva sapé che tt’eri cotto
De sta maggnèra pe’ la fìa de Moma?3
Che vvolevi pe’ llei fà Rroma e ttóma
Senza conosce cuer che ccova sotto?
La donna, fijjo, è ccome la castagna,2
Disceveno Bertollo e Bertollino:4
Bbella de fòra, e ddrento ha la magaggna.
A la prima ostaria scerchi er bon vino?!2
Si ddarai tempo averai la cuccagna,2
E mmaggnerai li tordi uno a cquadrino.2
10 ottobre 1830.
- ↑ Suono delle ruote di un carro in fuga.
- ↑ 2,0 2,1 2,2 2,3 2,4 2,5 Tutti modi proverbiali. [Tre, anzi, son veri proverbi, e la loro vera forma è questa: Un po’ pe’ vvorta fu fatta Roma; — La donna è ccome la castaggna: bella de fòra, e drento la magaggna; — Nun bisoggna fermasse a la prima ostaria. Ma il Belli battezza spesso i proverbi per modi proverbiali, e viceversa: errore comunissimo al suo tempo, e che io il più delle volte lascerò correre, potendo il lettore avvertirlo da sè. — Cquadrino: quattrino, il centesimo del papetto, o lira romana, che valeva poco più della nostra.]
- ↑ [La figlia di Girolama.]
- ↑ Bertoldo e Bertoldino, scaltri contadini, eroi di una leggenda, ridotta poi in versi da una società di valenti poeti.