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Sonetti del 1830 47


no,„ ora misteriosa. Cfr. la nota 2 del sonetto: Er portone ecc., 23 dic. 32.]      24 [Da una levatrice.]      25 [Fàtti sbruffare, spruzzare.]      26 [Con l’estremità del grembiule.]      27 [Strappandoci, lacerandoci.]      28 [Et nunc et in hora mortis nostrae. Amen. La fine dell’avemmaria.]      29 [Cominciati ad ardere.]      30 [Fusaiuolo.]      31 [Crocchia, scoppietta.]      32 [Svòltati: voltati.]      33 [Chiesa che s’incontra prima di arrivare all’altra di S. Giovanni Decollato.]      34 [Férmati.]      35 [Atto che fanno contro la iettatura, quando incontrano una persona antipatica ecc.]      36 [Nel cimitero di questa chiesa, per cura della Confraternita fiorentina della Misericordia, a cui essa appartiene, si seppellivano i giustiziati; e alle anime di questi la gente del popolo, e specialmente le donnicciole, andavano e qualcuno va ancora, a chiedere con gran fiducia i numeri per il lotto, nel modo che è detto ne’ versi seguenti.]      37 [Una piccola Diasilla, la quale non è altro che il Dies irae, battezzato così dal secondo emistichio (dies illa), e che il popolo nella recitazione accorcia spesso a capriccio.]      38 [Bùttati carpone, come le pecore.]      39 [Una messa da uno scudo sul famoso altare privilegiato di codesta Basilica libera subito un’anima dal purgatorio. Cfr. i sonetti: L’Imbo, 19 nov. 32, e L’entrat’ e usscita, ecc., 14 mar. 46.]      40 [Una calda-a-lesso: una ballotta; ma qui sta per “un nulla.„]      41 [Il libro de’ sogni.]