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Prefazione | ccxli |
Non amico, pare, alla dominazione napoleonica, egli s’era rallegrato, almeno in versi accademici, del ritorno di Pio VII; ma visti poi gli effetti della restaurazione, cominciò a volgersi alle idee liberali, di cui si trovano già manifesti segni in poesie sue qualche anno dopo il 1821. E che giudizio egli facesse delle condizioni in cui il Governo papale aveva novamente ridotto Roma, può argomentarsi da un sonetto inedito, scritto nel maggio del 28, per le nozze d’una sorella d’un amico, al quale raccomanda di tenere i futuri nipoti da ogni virtù lontani,
Che ben felici di favore e d'oro |
Versi che ricordano la canzone del Leopardi alla sorella Paolina, pubblicata quattr’anni innanzi, e ricordano insieme due altri sonetti dello stesso Belli: uno romanesco, stupendo (Er battesimo ecc., 22 maggio 34), e quest’altro, italiano e inedito, mediocre come poesia, ma prezioso come manifestazione delle idee dell’autore:
per le nozze del barone f. malvica
di palermo.
Immagini di vita, o Ferdinando, |
1 dicembre 1835.
q — H. Belli, Sonetti. |