Pagina:Sextarius Pergami saggio di ricerche metrologiche.djvu/200

200

giurisdizione usque ad spacium et extensionem per omnes partes ejusdem civitatis trium milliarium et sicut est confinium illius castelli quod vocatur Azanum et alterius quod vocatur Sariate (Lupi 2, 315, 1143, 1347). Nessun altro Miglio potrebbe segnare più esattamente del nostro da 2500 Braccia i confini di questa giurisdizione, poichè, mentre da una parte con esso vi vengono compresi i castelli di Azzano e di Seriate, dall’altra si toccano anche le sponde del Brembo e del Serio, sì che si scorge, essersi avuta presente anche questa peculiare condizione topografica nell’indicare quello spazio mediante la estensione di tre miglia. Il ragguaglio del Miglio bergamasco, in base al valore del Braccio da panno sarà dato nella Tavola IVª E, F: esso corrisponde a metri 1648,298. Abbiamo nella Tavola conservato il nome di passus alla estensione di 2 Piedi, perchè questo nome è l’unico e insieme più antico documento che ci sia rimasto della nostra misura itineraria.

§ 12. Le misure superficiali dei terreni, dalla riforma di Liutprando in avanti, non sono nei loro tratti più generali che una continuazione del sistema romano, e quanto di esse pervenne fino a noi, non possiamo considerarlo, sebbene a primo aspetto non appaja, che come un frantume di un vasto edificio, che non giunse tutto intero a sfidare la fatale ira dei secoli, o le involontarie ingiurie degli uomini. Nel sistema romano lo Jugerum rappresentava una superficie rettangolare, la quale avea la lunghezza di 240 Piedi, ossia di 24 Perticae o Decempedae, e la larghezza di 120 Piedi, o, che è lo stesso, di 12 Perticae ovvero Decempedae: veniva in tal modo ad