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170. Vi sono altre avvertenze da fare. Poteva darsi che nella verifica delle misure e persino dello stesso campione municipale, il peso venisse raggiunto mediante il colmo dell’acqua, il quale per quanto insensibile o inavvertito, nullameno è sufficiente, quando si voglia entrare in minutissimo calcolo, a non dare più l’esatto rapporto fra peso e volume. Lo Statuto infatti prescriveva (Stat. an. 1353, 8 § 11): et mensura vini debet esse secundum quod est et ascendit in plenitudine vasorum et impleret et ascenderet aqua Vazeni ad predictas mensuras et pondera. Una delle condizioni perchè succeda il colmo è che il vaso sia bene orizzontato (Belli, Corso di Fis. 1 p. 166 § 255), e questa condizione si sarà sempre procurato di ottenerla nella verifica delle misure di capacità dei liquidi, come in tutti i casi la si richiedeva anche per le misure degli aridi (ipsis mensuris stantibus planis, Stat. an 1204-48, 13 § 43); l’altra delle condizioni, e non meno essenziale, è che gli orli del vaso sieno, per quanto possibile, asciutti (Belli, a. l. c.; Daguin, Traité de Phys. 1 p. 202), e non parci fuor di luogo l’ammettere che anche questa si sarà verificata nel maggior numero dei casi. Ora è provato che il colmo può innalzarsi fino al sessantesimo del totale per l’acqua misurata nel litro di stagno (Martines, Metrol. p. 119). Non vogliamo dire che tutte le volte si sarà raggiunto l’esatto peso mediante il colmo, ma sibbene, che, quando si verificava un’ampia misura come il nostro Sextarius, un colmo, per quanto impercettibile, non avrebbe potuto a meno di recare delle differenze, per cui, quando si ricerchi un esatto ragguaglio non basti solo affidarsi al peso dell’acqua, ma sia necessario procedere alla misura del vaso mediante le regole geometriche: questo fu possibile alla Commissione del 1801 (Tav. di Ragg. della Rep. Ital. p. IV; Istruzione sui nuovi Pesi ecc. (Oriani), p. 68 seg.), la quale procedette nel suo lavoro con questo doppio metodo. Per evitare la influenza del colmo, colla introduzione del sistema metrico si dovette prescrivere che le misure dei liquidi avessero un’altezza doppia del diametro (Istruz. cit. p. 62): e questa prescrizione fu mantenuta anche da noi (Regol. 13 Ottobr. 1861 N. 320 art. 44), è la ragione sta in quanto abbiamo già detto riguardo alle misure della calco nella Nota 94. Quando in Francia si introdusse il nuovo sistema di misure, si trovò che il boisseau valeva litri 13,008: