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Il cholera 83


doveva darli del suo, e rispose che non poteva dargli danaro pubblico. «Ecco uno dei capi», gridò il Tanfano, e lo fece arrestare e giudicare. Il De Sanctis per salvare la vita pagò dodicimila ducati ai suoi giudici, e fu dannato all’ergastolo perché capo, e la commissione lo dichiarò capo perché aveva avuto tanto potere sul popolo da fargli deporre le armi al giungere dei soldati. Questa condanna fece scandalo, e il De Sanctis che aveva amici potenti, domandò si rivedesse il suo processo, e la consulta di stato opinò si dovesse rivedere: ma il Delcarretto disse al re che non si governa con gli avvocati, che se si stabiliva il principio di potersi rivedere le sentenze delle commissioni militari non ne rimaneva una. Fu stimato meglio non toccare il processo, e fare grazia al De Sanctis, che uscí dall’ergastolo.

Cosí Delcarretto, De Liguoro, Tanfano ed il cholera straziavano il regno nel 1837. Il cholera passò; quei rimasero per altri anni.

Fra tante dolorose novelle di mali pubblici, e di parenti e di amici tolti dalla peste, me ne venne una dolorosissima, che Giacomo Leopardi era morto in Napoli, non di cholera ma di quel fiero morbo che gli fece troppo amara ed angosciosa la vita. Alcuni anni dopo andai a visitarne la tomba nel villaggio di Fuorigrotta, accanto la porta della chiesetta di San Vitale. Il suo amico Antonio Ranieri, nella cui casa egli stette e morí, mi raccontava quanto egli ebbe a penare per trovare quel luogo dove riporre le reliquie di tanto uomo, per non farlo andare confuso fra tanti che in quei giorni morivano ed erano insaccati nel camposanto. Nessun prete voleva riceverlo in chiesa: il Ranieri parlò a parecchi parrochi, e tutti no: gli fu indicato quello di San Vitale come uomo di manica larga e ghiotto di pesci. Ei tosto corse a la Pietra del pesce, comperò triglie e calamai, e ne mandò un bel regalo al parroco, il quale si lasciò persuadere, e fece allogare il cadavere nel muro esteriore accanto la porta della chiesa. Cosí per pochi pesci Giacomo Leopardi ebbe sepoltura. Queste cose me le diceva il Ranieri, ed è bene che il mondo le sappia queste cose.