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DE BONIS MORIBUS

Di Dante fiorentino, come andò a Napoli a’ re Uberto.


N>el tempo che’ re Uberto di Napoli era vivo, era in vita quel poeta novello Dante da Firenze, il quale non potendo stare in Firenza né in terra dove la Chiesa potesse, si riducea il preditto Dante alcuna volta con quelli della Scala et alcuna volta col signore di Mantova, e tutto il più col duga di Lucca, cioè con messer Castruccio Castracani.

Et essendo già la nomea sparta del senno del ditto Dante e i’ re Uberto desideroso d’averlo per vedere e sentire del suo senno e vertù, con lettere scrisse ai preditto duga e simile a Dante che li piacesse andare. E diliberato Dante d’andare in corte de’ re Uberto, si mosse di Lucca e camino tanto che giunse in Napoli, dove noi siemo. E venuto in corte vestito assai dozinalmente come soleano li poeti fare, e fatto asapere a’ re Uberto come Dante era quine venuto; e’ fattolo richiedere, era quasi <l’ora> del desnare quando Dante giunse in sala dove lo re Uberto desnar dovea.

E dato l’acqua alle mani et andati a taula, lo re alla sua mensa e li altri baroni posti a sedere, ultimamente Dante fu messo in coda di taula. Dante come savio vede quanto il signore ha avuto pogo provedimento; nondimeno, avendo Dante voluntà di mangiare, mangiò. E come ebbe mangiato, subito si partìo e caminò verso Ancona per ritornare in Toscana. Lo re Uberto, poi ch’ebbe mangiato e stato alquanto, domandò che fusse di Dante. Fulli risposto che lui s’era partito e verso Ancona caminava. Lo re, cognoscendo che a Dante non avea fatto quello onore che si convenìa, pensò che per tale cagione si fusse isdegnato, fra sé disse: «Io ho fatto male: poi che mandato avea per lui lo dovea onorare e da lui sapere quello disiava». E di subito rimandò per lui fante proprio, il quale, prima che giunto fusse ad Ancona, l’ebbe trovato e datoli la lettera de’ re.

Dante rivoltòsi e ritornò a Napoli, e d’una bellissima robba si vestìo e dinanti da’ re Uberto si presenta. Lo re lo fe’ al desnare mettere in capo della prima mensa, che al lato alla sua era. E ve-