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28 | LEGGENDE NAPOLETANE |
tanto tempo, con una carissima persona, mentre ho continuato ad amarla piamente, nel segreto del cuore, mentre la sua assenza ha resa deserta e triste la mia casa, mentre la mancanza del suo alito soave ha reso arido e secco come la pomice quanto ho scritto. Questa carissima persona, la poesia, è da tanto tempo che non vuole saperne di me, quando io la desidero ardentemente e per orgoglio mi taccio. Oggi che l’orgoglio si smorza in una infinita tenerezza, voglio tentar di far la pace con la poesia mandandole una fogliolina di ulivo.
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Dopo Parthenope, mito e donna, vergine e sirena, misto singolare di fantastico, di ideale, di umano e di divino, cui Napoli deve la sua poetica origine; dopo la poesia di Parthenope, quasi-Dea, creatrice, sorge la poesia di Virgilio, creatore, quasi-Divino. Noi conosciamo Virgilio il poeta delle «Egloghe», delle «Georgiche» e dell’«Eneide»; conosciamo Virgilio, il grande