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note | 251 |
Pag. 152, lin. 22.
Il celibato fu sempre dalle saggie nazioni considerato perniciosissimo, perciò è vietato, o almeno multato. E un segnale di corruzione trovano i politici nel numero soverchio di celibatarj di un popolo qualunque.
Pag. 153, lin. 27.
Era l’Affrica reputata la più fertile e la più ricca Provincia del mondo.
Pag. 155, lin. 8.
Pare da questo luogo che Petronio indichi Lucano e Silio Italico, i quali mal riuscendo nel foro si diedero a far poemi.
Pag. 156, lin. 6.
Ciascun vede che qui accenna il Poeta Lucano. La sua Farsaglia è da molti diffatti considerata più presto una storia che un poema; e Petronio ne ha voluto manifestare un egual giudizio, e proporre un modello di poema sul grande argomento della guerra civile.
Pag. 156, lin. 16.
Di tutta l’opera di Petronio Arbitro questo poemetto è quello che ha sofferto più varietà di lezioni, e più incertezza ed inesattezza di parti. Io ho conciliati i testi, per quanto ho potuto, sì che il senso e l’ordine non rimanessero offesi.
Pag. 156, lin. 31.
La Numidia rendeva marmi finissimi, cioè diaspri, porfido, ed alabastri, di che le pareti delle case, e de’ templi s’incrostavano (Numidæ crustas giacchè ogni altra lezione di questo passo non è intelligibile). L’Arabia era feconda di legni e gemme preziose, e la provincia de’ Seri somministrava al lusso romano lane sottilissime, e sete.
Pag. 157, lin. 4.
Quid novi fert Africa? dicevasi proverbialmente a Roma, perchè da quella provincia traevansi continuamente mostri di nuove specie. Nella Mauritania e nei