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NOTE ALLA SATIRA SESTA


1 Celebre cortigiana amata dal poeta Properzio.

2 Allude ad una breve, ma leggiadrissima poesia, dove Catullo piange la morte di un passerotto, delizia di Lesbia sua amica.

3 Questo ponte era sul Tevere, e fu così detto da Emilio Scauro che lo fece fabbricare.

4 Legge contro il celibato. Ursidio è l'altro nome di Postumo, al quale è diretta questa satira.

5 Gli scapoli, che aveano qualche cosa da lasciare, riceveano spesso dei regali da quelli che aspiravano alla loro eredità.

6 Nessuna donna, che non avesse fama assicurata di casta e pudica, poteva toccare le bende che ornavano la statua di Cerere.

7 Tutte cose che si facevano dagli sposi, il giorno che conducevano donna.

8 Due piccole città in campagna di Roma.

9 La mitologia è piena delle avventure galanti di questi due Immortali.

10 I portici, di cui Roma abondava, erano i luoghi di convegno nelle ore calde: ma più specialmente sotto il portico di Pompeo, detto dai poeti pompejana umbra, andava a far mostra di sè tutta l'eleganza romana.

11 Celebre pantomimo.

12 Tuccia, Appula, pseudonimi di donne. Timele è ricordata dal poeta due altre volte (Sat I, 36, VIII, 197), e pare