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208 lettere di fra paolo sarpi.

LXI. — Estratto da Lettera senza direzione.1


A quelli che osservano l’Interdetto, il papa mandava da Roma medaglie sulle quali era l’impronta e la figura del Sagramento; mediante le quali egli concedeva licenza di potersi da sè comunicare, ciascuno in privato e senza assistenza di prete, colla medesima efficacia che se ricevessero il Sagramento. Il modo poi che lor veniva prescritto, era di mettersi nella bocca la detta medaglia per qualche tempo; indi levarnela: e ciò dopo essersi confessato a sè medesimo di tutti i suoi peccati. Si trovò che n’era in possesso la illustrissima Arcangela da Ponte, alla quale il papa avea dato autorità di comunicar quelli che rispettavano l’Interdetto e di fare gli uffici di prete: il che ella praticava nel convento di Moraneto. Essendosi scoperto il detto convento, se ne ordinò la chiusura; e la detta da Ponte fu messa in prigione, dichiarata pupilla per decreto del Senato, e all’amministrazione de’ suoi beni deputato un curatore.

6 marzo, 1609.




LXII. — Al nominato Rossi.2


Ho ricevuto per questo spaccio il De modo agendi del Gretser: di che ne ringrazio V.S., e servirà a


  1. Fu chi credette del Sarpi ancora questo frammento di Lettera, che trovasi impresso, in lingua francese, nella già citata Corrispondenza del Duplessis Mornay.
  2. Vedasi, quanto alla direzione, la pag. 58. È parimente delle pubblicate dal Bianchi-Giovini (Capolago, 1817),