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2 | poesie |
Io porto scritto con lettere d’oro,
Nella mia mente delle donne donna,
Il perchè d’esser servo a cotal donna
4Assai m’è caro, più che tutto l’oro.
Quando i biondi capelli in lucent’oro
Veggio annodati da man di tal donna,
Lieto ardo tutto per biltà di donna,
8E più m’affino che nel foco l’oro.
Ond’io ringrazio te, caro signore,
Che di tal donna m’hai or fatto amante,
11Che vince di color balasci e perle.
E sempre te chiamar vo per signore,
E lei per donna, e star pallido amante
14A l’ombra delle sue guance di perle.
Tal donna già non vide il mio Petrarca,
Quanto Laura sua leggiadra e bella.
Temè che Dio non la facesse stella
4Anzi nel cielo un sol, perchè poi scarca
Di sì dolci pensier fosse sua barca;
Qual è costei, che ’l core or mi martella,
E l’arco e la faretra e le quadrella
8Tolto ha a Cupido, e sì signoril varca.
Nè pur Smirna, Mantova, nè Arpino,
Atene, ma sè stesso e ’l suo concive
11Dante, Guitton, Sennuccio e Franceschino,
Arnaldo, Guido, Fazio e s’altri vive
O visse, are’ chiamato, e Messer Cino
14Nelle lode di questa; e nove dive.