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xlii | prefazione. |
suto almeno lino al 1328; e ammesso che egli fosse contemporaneo, o di poco anteriore a Dante, sarebbe vissuto almeno settant’anni, età del resto grave, ma non gravissima.
Ma un esame, anche soltanto esteriore del repertorio di Lapo è più che sufficiente per dimostrare che esso, nell’ultima sua parte, deve essere stato alterato. Infatti, dal 1298 al 1309 le note di atti compilati da lui sono abbastanza frequenti; ma questi si interrompono nel 1309 e si riprendono diciotto anni dopo, cioè nel 1327. Questa lacuna desta il sospetto che l’ultima data del repertorio di Lapo debba essere il 12 ottobre 1309, e gli atti rogati dal 1327 al 1328 appartengano ad altro notaio che ebbe lo stesso nome del Gianni. Infatti nell’ultimo atto ricordato nel repertorio, ser Lapo Gianni non è ri-