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Soldati!
Davanti la Giunta provvisoria, che tiene il luogo di Parlamento Nazionale, Io nella qualità di Reggente prestai il giuramento di fedeltà al Re Carlo Felice, ed alla Costituzione. Soldati! L’onore e la fedeltà sono dove il Principe Reggente, quello stesso a cui il Re diede la sua autorità, vi dice che questi sentimenti esistono. Guardatevi dalle voci insidiose, che vi segnassero una diversa strada! Voi serberete la fede e l’obbedienza, che all’autorità Sovrana si dee: Voi custodirete la gloria vostra, e d’Italia, che ha fissi sopra voi gli sguardi. Vi mostrerete degni di un Governo, che premia tutte le virtù egualmente, che v’apre il campo a tutti gli onori, a tutte le dignità. Le due estremità d’Italia congiunte in un solo spirito a quale felicità, ed a qual grado di gloria non sospingeranno la nostra bella e troppo invidiata Patria! Voi Ci manterrete, o Soldati, il vanto di Nazione bellicosa, di fedele al suo Re, ed alla Costituzione, e degna insieme dei più alti destini.
Dato in Torino il quindici marzo, l’anno del Signore mille ottocento ventuno.