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iniziatori di tutto ciò che abbiamo di alto e di nobile nella civiltà moderna: ci è impossibile pensare, oggi, elaborare un’opera qualsiasi, senza che il nostro spirito sia ricondotto verso quei Greci liberi che furono i nostri precursori e sono ancora i nostri modelli.
Duemila anni più tardi, dopo tante tirannie, tanto tempo di tetra oppressione che pareva non dovesse mai finire, l'Italia, la Fiandra, la Germania, tutta l'Europa del tempo dei Comuni tenta e riesce a prender lena di nuovo; rivoluzioni strepitose scossero il mondo. Ferrari non conta meno di settemila sommosse locali nella sola Italia: ma anche il fuoco del pensiero libero avvampò con le insurrezioni, e fece rifiorire l’umanità, la quale con i Raffaello, i Leonardo da Vinci, i Michelangelo si sentì giovane per la seconda volta.
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Venne poi il secolo illustre della Enciclopedia con le rivoluzioni mondiali che la seguirono, e la proclamazione dei diritti dell’uomo.
Tentate, se potete, enumerare tutti i progressi che si sono compiuti dopo quella grande scossa dell’umanità. Non si direbbe forse che in questo ultimo secolo si è concentrata più della metà della storia? Il numero degli esseri umani si è accresciuto di più che mezzo miliardo; i commerci sono dieci volte raddoppiati, l’industria si è come trasfigurata, e l’arte di modificare i prodotti naturali si è arricchita meravigliosamente scienze nuove sono apparse, e, checchè se ne dica, un terzo periodo per l’arte è incominciato; il socialismo cosciente e mondiale è noto e si è manifestato in tutta la sua ampiezza. Abbiamo, insomma, coscienza di vivere in un secolo di grandi problemi e di grandi lotte.
Sostituite col pensiero questi cento anni, saturi della filosofia del secolo XVIII, con un periodo senza storia in cui quattrocento milioni di pacifici cinesi abbiano vissuto sotto la tutela di un «Padre del popolo», di un tribunale dei riti, e mandarini con tanto di diplomi. Lungi dal vivere la vera vita, come abbiam fatto, saremmo stati gradualmente ricondotti verso la inerzia e la morte.
Se Galileo, rinchiuso nel carcere dell’Inquisizione, non potè che mormorare sordamente: Eppur si muove! noi oggi grazie alle rivoluzioni e alle violenze del libero pensiero, possiamo gridar invece sui tetti e per le piazze a gran voce: Il mondo si muove e continuerà il suo cammino!
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All’infuori del movimento generale che trasforma grado a grado la società intiera nella direzione del pensiero libero, della morale libera, dell’anarchia insomma nella sua vera essenza, esiste anche un lavoro di esperienze diretta che si manifesta per mezzo della fondazione di colonie libertarie e comuniste: sono piccoli tentativi che si possono paragonare alle esperienza di laboratorio che fanno i chimici e gli ingegneri.
Questi saggi di comuni modelli hanno il torto maggiore di esser fatti al di fuori delle condizioni ordinarie della vita, e cioè lontano dalle città, in cui si ammassano gli uomini, sorgono le idee e si rinnovano le intelligenze. Però si possono citare parecchi di questi tentativi riusciti completamente; fra gli altri quello della «Giovane Icaria», trasformazione della colonia di Cabet, fondata da più di mezzo secolo coi principii del comunismo