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22 il morgante maggiore.

CANTO SECONDO.




ARGOMENTO.

     Ad Orlando e a Morgante il padre abate
Dà ’l buon viaggio e la benedizione:
Trovan ’n un bosco vivande incantate
Entro un palagio, e son presi al boccone:
Morgante a suon di molte battagliate
Un demonio aggavigna, e in tomba il pone;
Di Manfredonio Re nel campo giostra
Orlando, e Lionetto a terra prostra.


1 O giusto, o santo, o eterno monarca,
     O sommo Giove1 per noi crocifisso,
     Che chiudesti la porta, ove si varca
     Per ire al fondo dello scuro abisso;
     Tu che al principio movesti mia barca,
     Tu sia il nocchier intento sempre e fisso
     Alla tua stella, e la tua calamita;
     Che questa istoria sia per te finita.

2 L’abate, quando vide lagrimare
     Orlando, e diventar le ciglia rosse,
     E per pietà le luci imbambolare2,
     E’ domandava, perchè questo fosse:
     E poi che vide Orlando pur chetare,
     Ancor più oltre le parole mosse:
     Non so se ammirazion forse t’ha vinto
     Di quel che in questa camera è dipinto.

3 Io fui della gran gesta naturale:
     Credo ch’io sia nipote, o consobrino
     Di quel Rinaldo uom tanto principale,
     Che fu nel mondo sì gran paladino;
     Benchè il mio padre non fu madornale3,
     Perchè e’ non piacque all’alto Dio divino,
     Ansuigi chiamossi in piano e in monte,
     E ’l nome mio diritto è Chiaramonte.