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o lateralmente a quella di Como, e che quindi si potrebbero studiar meglio con questo primo modello sott’occhio anche i più vasti progetti di consimili opere in Italia, come per esempio quello dell’ideata strada di ferro da Milano a Venezia che verrebbe allora a riceverne sicuramente una notabile spinta verso l’esecuzione1.

Laonde era ben naturale che i primi pensieri ed i primi studj per quest’oggetto delle strade di ferro in Lombardia fossero rivolti allo stradale da Milano a Como. Ecco poi come ne nacque fra di noi l’idea:


  1. In riguardo delle nuove strade di ferro v’è fra di noi chi si crede che prima di risolvere la questione d’arte sul progetto dell’opera si possa decidere la questione speciale sulla linea migliore della strada di ferro fra due dati punti estremi, e ciò col semplice buon senso, col corredo dei principj puramente economici e di tutte le notizie statistiche e storiche estratte dai Giornali e dalle Memorie pubblicate sinora colla stampa su questo interessante argomento, fatta per conseguenza astrazione dalla question d’arte ossia dalla parte tecnica che abbraccia il piano generale d’esecuzione dell’opera. Ci permetteremo però qui di osservare che in simili casi dipendendo essenzialmente la questione economica dalla question d’arte, è impossibile il risolvere bene in via definitiva la prima senza aver i dati per risolvere la seconda. Riteniamo poi per massima che senza rilevare la planimetrie e la livellazione generale del terreno per la proposta strada si possono fare bensì varie osservazioni generiche e sensate sulla preferenza che merita piuttosto l’una che l’altra linea, ma giammai si arriverà a stabilire con precisione la convenienza relativa di due o più linee di strada se non si conoscono dianzi gli elementi più essenziali del progetto secondo ciascuna data linea, cioè la pianta ed il profilo di livellazione del terreno con alcune sezioni principali che valgano a determinare almeno per approssimazione la lunghezza, la pendenza e la spesa di costruzione occorrente a formare il letto da ciascun tronco di strada. Per conseguenza è senza dubbio assai lodevole lo scopo del sig. dott. Carlo Cattaneo, finchè colle sue spiritose ed erudite Ricerche sul progetto di una strada di ferro da Milano a Venezia (V. Annali univ. di statistica, ecc. fasc. di giugno 1836), si limita a promuovere gli studj e le discussioni economiche sulla linea più conveniente da stabilirsi per l’anzidetta strada di ferro; ma in realtà sarebbe inconcludente ed insufficiente anche il suo discorso qualora mirasse invece a far decidere la massima sulla linea dell’anzidetta strada in mancanza del rilievo di un regolare progetto per un’opera di tanta importanza. La stessa osservazione si applica pure agl’intraprenditori che ottennero il privilegio della gran strada di ferro da Vienna a Bochnia detta Nordbahn e che sono da considerarsi come gli autori dell’opuscolo stampato in marzo p.° p.° a Vienna col titolo; Das Project der Wiener Bochnia-Eisenban in teckniscer, kommerzieller und finanzieller Hinsict betrachtet. Del resto perchè la semplice proposizione di una strada di ferro fra due dati punti estremi marcata sopra la carta geografica del paese venne chiamata impropriamente col nome di progetto, ognun vede che non merita di essere qualificata e ritenuta per tale onde farne il soggetto di una seria confutazione.