Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
di angelo poliziano | 201 |
Egli si caccia. Ma del picciol Calvo
La tenue poesia non di Quintilia
Bella il nome dissimula, ma lei
Dal fato acerbo suo piange rapita.860
NèFonte/commento: norm. Fileta di Coo mostrasi incline
A questo dell’amor culto bugiardo,
Benché debole ei sia, benché la terra
Con plumbee suole di tard’orme imprima;
Né colui ch’assería nessuna al mondo865
Cosa senz’Afrodite essere dolce.
A che parlar de’ carmi rusticali38
Nel segreto de’ boschi modulati?
A che dir come non contaminasse
Il patrio verso Mosco e la straniera870
Musa Bione? Come di Calpurnio
Nel canto Ausonio la zampogna sfidi
Titiro sotto la folt’ombra steso?
At non esigui tenuis quoque pagina Calvi
Dissimulat pulchram, sed acerbo funere raptam,
Quintiliam. Nec cous ad haec non sacra Philetes,550
Quamquam est aeger, adest, quamquam vestigia lento
Fulta gravat plumbo: nec qui sine amore iocisque
Jucundum nihil esse putat.
Quid rustica dicam
Jubila pastorum sylvis meditata sub altis?
Ut patrias Moschus non inficietur avenas,555
Externasque Bion? ut opaca Tityron umbra
Provocet ausonio Calpurnî fistula cantu?