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100 le selve

Dal gemin astro raggiano concordi
I figliuoli di Leda; ha nella manca585
Le chiavi Giano, e con la destra l’anno
Che a sé torna oramai va noverando.
Ma di lana il calzare, ond’ha ’l piéFonte/commento: norm. stretto,6
Fa che pari a Vulcan Saturno inceda;
Né il tuo polso, che un dí cinsero i ferri,90
La catena ha del Caucaso oblïata,
O Prometeo. S’addice a ciascun Dio
Il proprio emblema. E non de l’acque i Numi
Si raccolgono men pronti fra loro:
Superbamente la persona eretta,95
Affatica egli stesso il re de’ flutti
I biformi cavalli, ed Euro e Borea
Col tridente implacabile minaccia,
Mentre che gli Austri mitiga col guardo;
Solo, a cavallo, sulle tremule onde100
Va Zefiro scorrendo, ed Anfitrite
Compiacente nel sen dolce vezzeggia.




Concordes gemino radiantur Castoris astro;
Claviger in semet redeuntem computat annum55
Jam dextra deus. At Saturnum lanea compes
Mulcibero jubet ire parem; nec dextra, Prometheu,
Non tua caucaseae meminit ferrata catenae.
Arma deos sua quemque decent. Nec segnius alti
Numina conveniunt pelagi: rex ipse biformes60
Arduus urget equos, saevoque tridente minatur
Euroque boreaeque, et vultu temperai Austros;
Solus equo Zephyrus tremulis persultat in undis,
Ipse sinu facilem molli fovet Amphytriten.