Tua prediletta figlia! Io ti saluto, 10O terra de’ miei padri, e dall’affetto
Che ti porto, m’ispiro oggi cantando
Un tuo illustre dolor d’anni lontani,
Che fu dolor da forti alme compianto,
E da forti alme sopportato e misto 15Ahi troppo! a colpe, ma pur misto a esempi
Di patrio amor, di lealtà e di senno.
O fantasia, sulle tue magich’ali
Toglimi a’ dì presenti, e con gagliardo
Vol ritocchiamo il secolo guerriero 20Di Tommaso e Manfredo; il secol pieno
Di guelfe e ghibelline ire, che servo
Parve e non fu dell’ultimo Angioìno;
Il pöetico secol, che dall’ombra
Gigantesca di Dante e dalle pure 25Armonìe di Petrarca, e più dal lume
D’ammirabili Santi, era di molti
Olocausti di sangue consolato.
Fra gl’Itali dominii, ecco Saluzzo
Non ultima in possanza: eccola altera 30Di lunga tratta di montagne e valli
E feconde pianure, e di castella
Governate da prodi: eccola altera
De’ prenci suoi. La marchional corona