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dilemma ad Alceo (p. 20). l’amore per la figlia Cleide provano in lei sentimento morale. Del preteso suo amante Faone, del salto di Leucade, non mortale, ma espiatorio, nulla è certo. Esprime ella amore per uno o più giovani ed anche per donne, su di che si è troppo fantasticato; ma non è facile scorgere i rapporti della poetessa con altre del suo sesso. Alcune donne a Lesbo insegnavano a fanciulle poesia, canto, grazia nel diportarsi: l’affettuosa intimità di questo gineceo poteva essere interno sentimento d’amicizia 1, anche ammettendo una certa confusione d’affetti, non bene definiti tra i Greci.

L’ode attribuita ad Erinna sulla Fortezza o su Roma (?) non è nel Bergk, ma in altri. Non consta quando Erinna fiorì. Il Suida ed Eustazio la fanno amica di Saffo: il Bergk argomenta che avendo essa scritto in dorico, non in eolico, non dovette esser di Lesbo. Taziano parla d’una statua eretta ad Erinna, verso l’Olimpiade XCV (A. C. 339) da Naucyde, fiorito, secondo Plinio, verso l’Olimpiade CVII (A. C. 352). Questo intervallo di 47 anni dimostra che, se constasse l’erezione della statua in quel tempo, si hanno ad ammettere due poetesse d’uno stesso

  1. Ottofredo Müller, Welcker, (Saffo rivendicata. Gottinga 1816) Gaetano Trezza, Saggi critici ecc.