Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
CANTO PRIMO | 245 |
Su l’Olimpo seder con gli altri eterni.
Ciò detto, frettolosi e furïosi
685Si dileguâr per la caverna i fiumi,
Chi qua chi là ciascuno alla sua sede;
E partendo ne fêr tale un tumulto,
Tale un fracasso, che tremonne il monte.
N’udirono il fragor le pometine
690Valli da lungi, e ne mandâr muggiti
Di ruina presaghe; e palpitanti
Strinser le madri i pargoletti al seno1.
Mentre corrono quelli il rio precetto
A compir della diva, e ai duri sassi
695Aguzzano per via le corna e l’ira,
Levossi Giuno in aria, e spiegò il manto
In cui ravvolge le tempeste e i nembi;
E subito gonfiâr le bocche i venti
E le nubi aggruppâr, che cielo e luce
700Ai mortali rapiro, e si fe’ notte,
Orrenda notte dal guizzar de’ lampi
Rotta al fero de’ tuoni fragor cupo.
Carco d’atre caligini la fronte
Vola l’umido Noto2, ed, afferrate
705Con le gran palme le pendenti nubi,
Le squarcia risonante; e tenebrosa
Sgorga la piova; il rotto aere ne rugge;
E il suol ne geme e le battute selve.
Scende un mar dalle rupi. Allora i fiumi
710Versano l’urne abbeverate e colme;
E quattro di maggior superbia e lena
Da quattro parti sul soggetto piano,
Svelte, atterrate le tremanti ripe,
Con furor si devolvono. Spumosa
715E fragorosa la terribil piena
Le capanne divora, e i pingui cólti,
E gli armenti e i pastori3. E già le mura
Delle cittadi assalta e le percote,
Di cadaveri ingombra e della fatta
702. Rotta al fiero
706. Le discinde: sonante e
713. Squarciate e svelte le
- ↑ 691. e palpitanti ecc.: cfr. il v. 93, p. 66 e la nota corrisp.
- ↑ 704. Vola ecc.: Ovidio Metam. I, 264: madidis Notus evolat alis.... Utque manu lata pendentia nubila pressit, Fit fragor; hinc densi funduntur ab aethere nimbi.
- ↑ 714. Spumosa ecc.: «Come i piú leggiadri, cosí egli sa dipingere i piú terribili aspetti del mondo esterno e il sublime or-
est. Tu mihi quodcumque hoc regni, tu sceptra Iovemque Concilias.