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CANTO TERZO 89

Vienle appresso la Morte che digrigna
     I bianchi denti, ed i feriti artiglia
     Con la grand’unghia antica e ferrugigna1;
E pria l’anime felle ne ronciglia2
     155Fuor delle membra, e le rassegna3 in fretta
     Fumanti e nude all’infernal famiglia;
Poi, ghermite le gambe, ne si getta
     I pesanti cadaveri alle spalle,
     Né piú vi bada, e innanzi il campo netta.
160Dietro è tutto di morti ingombro il calle:
     Il sangue a fiumi il rio terreno ingrassa,
     E lubrico s’avvia verso la valle.
Scorre intorno il Furor coll’asta bassa,
     Scorre il Tumulto temerario, e il Fato
     165Ch’un ne percuote ed un ne salva e passa;
Scorre il lacero Sdegno insanguinato,
     E l’Orror co’ capelli in fronte ritti,
     Come l’istrice gonfio e rabbuffato.
Al fine in compagnia de’ suoi delitti
     170Vien la proterva Libertà francese,
     Ch’ebbra il sangue si bee di quei trafitti.
E son sí vivi i volti e le contese,
     Che non tacenti ma parlanti e vere
     Quelle immagini credi e quell’offese4.
175Altra scena di pianto, onde il pensiere
     Rifugge e in capo arricciasi ogni pelo5,
     Nella terza scultura il guardo fere6.
Sacro all’inclita donna del Carmelo
     Apriasi un tempio7, e distendea la notte
     180Sul primo sonno de’ mortali il velo:
Se non che dell’oscure artiche grotte
     Languían le mute abitatrici8 al cheto
     Raggio di luna indebolite e rotte.
Strascinavasi quivi un mansueto
     185Di ministri di Dio sacro drappello,
     Ch’empio dannava popolar decreto.
Un barbaro di lor si fea macello:

    relaz.: cfr. la nota al v. 26, p. 3.

  1. ferrugigna: del color della ruggine.
  2. ne ronciglia: ne cava fuori con un ronciglio o uncino.
  3. rassegna: consegna.
  4. E son ecc.: Cfr., per idee consimili. Dante Purg. xii, 67 e Tasso XVI, 2.
  5. e in capo ecc.: Cfr. la nota al v. 140, c. I.
  6. fere: ferisce.
  7. Sacro ecc.: «La chiesa del Carmine in Parigi era stata convertita in una prigione per rinchiudervi i vescovi ed i sacerdoti che avevano rifiutato di prestare giuramento alla Costituzione. La maggior parte di essi fu trucidata nel giardino annesso alla chiesa dagli emissari di coloro che reggevano il Municipio di Parigi, nel giorno 2 di settembre 1792». Mt.
  8. le mute abitatrici: le poco lucide stelle. Cfr. la nota