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730 rime nuove


LXXXVII.


Su l’ostel2 di città stendardo nero
— Indietro! — dice al sole ed a l’amore:
Romba il cannone, nel silenzio fiero,
4Di minuto in minuto ammonitore.

Gruppo d’antiche statue severo
Sotto i nunzi incalzantisi con l’ore
Sembra il popolo: in tutti uno il pensiero
8— Perché viva la patria, oggi si muore. —

In conspetto a Danton, pallido, enorme,
Furie di donne sfilano, cacciando
11Gli scalzi figli sol di rabbia armati.

Marat vede ne l’aria oscure torme
D’uomini con pugnali erti passando,
14E piove sangue donde son passati.