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giambi ed epodi 411


II.


Quattro al dio Giulio, o dio Trionfo, infrena,
Come al buon Furio già, nivei cavalli:
Leghi al carro d’avorio aurea catena
4L’Egitto e il Ponto e gli Africani e i Galli.

Gracco, la plebe tua straniere valli
Ari a un suo cenno; e tu curva la schiena,
Sangue Cornelio, e a’ senator da’ gialli
8Crin la via mostra che a la curia mena.

Dittatore universo, anche la vaga
Lingua d’Ennio ei fermò; l’anno ha costretto7
11Errante già per la siderea plaga.

Ma fra tant’inni il mondo ode su ’l petto
Santo di Cato stridere la piaga
14E scricchiolar di Nicomede il letto.8
     settembre 1868.