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il corsaro | 77 |
CANTO TERZO.
I.
Lento declina, e più che mai rifulge
In sul confin di suo vïaggio, il Sole,
Lunghesso i colli di Morea, non mesto
Qual per Nordiche sfere, ma sereno
5Raggio di vita; lo tacito mare
D’oro cosparge, e sì che il verde flutto
Tremulo ne sfavilla; su lo scoglio
D’Egìna antico, della gioja il Nume,
E su l’isola d’Idra, il moribondo
10Sorriso versa, e morendo pur gode
Su i regni suoi brillar, ancor che sacre