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il tesoretto 65

     2145né non sie trovatore
di guerra o di romore.
Ma se pur avenisse
che ’l tuo comun facesse
oste né cavalcata,
     2150voglio che ’n quell’andata
ti porte con barnagio,
e dimostreti magio
che non porta tuo stato;
e dèi in ogne lato
     2155mostrare tua franchezza,
e ’n far buona prodezza2156
non sie lento né tardo;
che giá omo codardo
non aquistò onore,
     2160né divenne magiore.
E tu per nulla sorte
non dubitar di morte;
ch’assai è piú piagente
morire erratamente
     2165ch’esser vituperato,
vivendo, in ogne lato.
Or torna in tuo paese,
e sie prode e cortese.
Non sia lanier, né molle,
     2170né corrente, né folle».
Cosí noi due stranieri
ci ritornammo arrieri.
Colui n’andò in sua terra,
ben apreso di guerra;
     2175e io presi carriera
per andar lá dov’iera
tutto mio intendimento
e ’l final pensamento
per esser veditore
     2180di Ventura e d’Amore.