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302 poemetti allegorico-didascalici

CXLII

La Vecchia.

     «Il bel valletto di cu’ biasmo avesti
giadisse, sí è colui che le ti manda,
e ’l rimanente c’ha è a tua comanda.
4Unquanche uom piú cortese non vedesti.
E priegati, se mai ben gli volesti,
che per l’amor di lui questa ghirlanda
deggie portare, e sí se raccomanda
8del tutto a te. Gran peccato faresti
     se ’l su’ presente tu gli rifusassi!
Ch’i’ son certana ch’e’ si disperrebbe,
11se tu cosí del tutto lo sfidassi;
ché quanto che potesse e’ si farebbe
per te, e sofferria che lo ’ngaggiassi
14e, se ’l vendessi, sí gli piacerebbe.»

CXLIII

Bellaccoglienza e la Vecchia.

     — «Madonna, i’ dotto tanto Gelosia,
ch’esto presente prender non osasse;
che se domane ella mi domandasse:
4‘chi ’l ti donò?’, io come le diria?»143-4
— «Risposta buona i’ non ti celeria:
ché, s’ogn’altra risposta ti fallasse,
sí dí almen ched i’ la ti donasse,
8ed i’ le dirò ben che cosí sia.»
     Allor la Vecchia la ghirlanda prese,
e ’n su le treccie bionde a la pulcella
11la puose, e quella guar non si contese;
e po’ prese lo specchio, e sí l’appella
e disse: «Vien qua, figliuola cortese.
14Riguardati, se tu se’ punto bella!».