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20 poemetti allegorico-didascalici

gradito ed innorato,
di ciò s’insuperbio,
e ’ncontra ’l vero Dio,
     575quello che l’avea fatto,
pensao di far mal tratto,576
credendoli esser pare.
Cosí volse locare
sua sedia in aquilone:
     580ma la sua pensagione
li venne sí falluta,
che fu tutt’abattuta
sua folle sorcudanza
in sí gran malenanza,
     585che, s’io voglio ’l ver dire,
chi lo volse seguire,
o tenersi con esso,
del regno for fu messo;
e piovero in Inferno
     590e ’n fuoco sempiterno.
Apresso primamente
in guisa di serpente
ingannò collo ramo
Eva, e poi Adamo.
     595E chi che neghi o dica,
tutta la gran fatica,
la doglia e ’l marrimento,
lo danno e ’l pensamento,
e l’angoscia e le pene
     600che la gente sostene
lo giorno e ’l mese e l’anno
venne da quello inganno.
E ’l laido ingenerare,
e lo grave portare,
     605e ’l parto doloroso,
e ’l nodrir faticoso
che voi ci sofferite,