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La guerra per l’indipendenza italiana

Alarico parte per il campo - 1848 -

Il grido di guerra alzato in Piemonte fa ripetuto dagli altri popoli d’Italia e tutti i Principi, costretti dal volere popolare, dichiararono d’unirsi al Re Carlo Alberto nella guerra contro lo straniero.

Alarico Carli, fremente di patrio amore, fu fra coloro che corsero in aiuto de’ Lombardi e de’ Piemontesi e la sera del 21 Marzo 1848, impugnata la carabina, partì per il Campo, nel 1.° Battaglione del corpo dei Volontari.

È rimasta alla famiglia la lettera che Alarico scrisse a’ suoi, dopo lasciata la casa paterna, lettera che riproduciamo fedelmente sul testo, perchè oltre ad essere il testamento del probabile morituro, è la prova più bella della gentilezza, della moralità, e dell’amor patrio che distingueva i figli dei Carbonari, coloro che vollero fortemente redimere l’Italia, e che vi riuscirono, non ultimo fra i quali il nostro Alarico.


Carissimi miei,

«La maggiorità, che il Cielo, non so a qual fine, ha voluto abbia sopra di voi, penso incombermi dei doveri, ai quali per il dovere più forte, più santo di difender la terra, che mi nutrì infante, che conserva le glorie nostre, le ceneri degli avi, e che deve ricevere i miei Genitori carissimi, non potrò forse più soddisfare. Ora che ne ho tutto il comodo, mi risolvo a scrivervi. Quando leggerete questa mia sarò morto. La giornata è di mal umore e perciò adatta al tema. Questo mi farà esser forse non giusto, oscuro e uggioso come lo stanco animo mio. Ad ogni modo l’intelligenza di una Madre pie-