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S. C.
IVRA . VISVNDI . SALVTANDI . HOSP . EX . ME . SVNTO . HOS |
Per intelligenza di questa egregia lapide dirò poche cose. Se tutte le Nazioni, anche più barbare praticarono in ogni tempo la virtù dell’ospitalità: molto più l’osservarono i Romani, e credettero, che Giove patrocinava, o vendicava i dritti dell’ospitalità, come ce lo attesta Virgilio (Jupiter Hospitalibus nam te dare jura loquuntur.1) Questa pratica erasi estesa per tutta l’Italia, ed era custodita così scrupolosamente, che sembrava un delitto lasciar partire dalle proprie case gli ospiti senza aver fatti que’ doni, che chiamavano Xenia. Pompeo il grande era in procinto di far trucidare gli abitanti d’Imeria, che con troppo calore si erano appigliati al partito di Mario. Si calmò subito, quando Stenia primario Magistrato della Città gli soggiunse, che egli era il reo, e che aveva concitati contro Silla i suoi Cittadini, perchè aveva contratto con Mario un dritto di Ospitalità. In Roma, e nella Grecia le famiglie riputavano a proprio onore un si fatto commercio di amicizia, ed essendo stato una volta contratto diveniva inviolabile, e si perpetuava di Padre in figlio. Ciò appellavasi Tessera hospitalitatis, che consisteva o in una piccola moneta, o in un pezzetto di legno, o di avorio, che i contraenti tagliavano per metà, ciascuno di essi ne prendeva una parte, che