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rano,perchè il nome di esso fu Suasano, e chiaramente si vede, che Lucano chiamò Sena il Misa, perchè scorreva in mezzo alla Città di Sena

SENA GALLI XII. È nominata da molti scrittori, e da essi ora si chiama col solo nome di Sena, ora coll’aggiunto di Senogallia, perchè fu la capitale de’ Galli. Silio Italico1 cantò

Poenus inundavit campos, qua Sena relictum
Gallorum a populis servat per saecula nomen

Strabone, Polibio, Tito Livio la chiamarono Sena. La Tavola poi, e Pomponio Mela l’appellarono Senogallia per farla distinguere da Sena dell’Etruria, oggi chiamata Siena, la quale è meno antica di Sinigaglia, come può osservarsi nell’Orlandi sul trattato de Urbis Senae Hetruriae, ejusque Episcopatus antiquitate

SESTIAS XIIII. Questo Pago è nominato ancora dall’Anonimo Ravennate. Dice, Pesaro, Fano, Sestias, Ancona, Numana. Penso, che il vero nome fu ad Sestias, ed era ancora nell’Italia una Città chiamata Aquae Sextiae. Il Cluverio pretende, che Sestia fu tra Rocca di Fiumesino detta Rocca Priora, e l’Osteria chiamata Case bruciate. Così sembrò al Colucci. Si fondano ambedue nel numero XIIII, che segna la Tavola sino ad Ancona, il quale può esser viziato. Il Koclero con altri Geografi prendono Sestia per Pago del Piceno Suburbicario, e lo segnano vicino ad Ancona. Io poi penso, che fu nel tratto, che passa tra l’Osterìa detta la Marzocca, e Case bruciate sotto il Castello di Montignano, e lo penso per tre motivi. Primo, perchè in tal tratto si trovano cementi di tutte le sorti, idoletti, e pavimenti di Musaico. Secondo: perchè la tradizione ci dice, che ivi fu un Paese abbruciato da’ Barbari. Terzo, perchè i nomi, che circondano tal tratto, portano tutti il nome del fuoco. Poco lungi è Montignano, cioè mons ignis, è un Ponte, che si chiama Ponte bruciato, ed in fine


  1. de secund. bel. Punic. lib. 2.