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290 | il primo viaggio d'amore |
quando tu partisti tutto si ottenebrò intorno a Furio.
Ma anche l'Ida dovea essere ben grave di tanta ricchezza o dovea aver rimorso di averla rubata, perchè quando si trovò sola nella sua stanzetta, al suo paese che non rivedeva da due mesi, pregò tanto la Madonna e pianse anche lei tanto, come Furio.
Furio le mandò la Storia di una Capinera, Paolo e Virginia, La Capanna dello Zio Tom, le tragedie dello Shakespeare con molti indici convergenti verso Giulietta e Romeo: libri onesti, come ognuno può vedere, ma che avrebbero fatto molto piangere; anzi erano segnati i passi dove l'Ida presumibilmente si sarebbe dovuta commovere.
Ma questa comunione di anime lontane per mezzo della posta e del pensiero altrui non bastò più a Furio e la passione gli montò così al cervello che diceva fra sè: “Vederla ancora una volta e poi morire!„ Anche i suoi genitori ne erano impensieriti.
L'Ida non abitava lontana: un'ora di treno e un'ora o due di carrozza: a Montiano, un nome pieno di fascino, che agli orecchi di Furio suonava come dovea suonare il nome di Provenza a un rimatore del trecento.