Pagina:Piccole storie del mondo grande - Alfredo Panzini - 1901.djvu/191


La città morta 179


Questa teoria del Pasini per cui uno mai non si stancherebbe variando la bicicletta col camminare, può avere un certo valore in teoria ma in pratica è cosa diversa. Io mi consolava vedendo come Gubbio si avvicinasse a noi: ma anche questa era un'illusione de' suoi immani torrioni che pareano da presso.


*


Quando cadde la sera e più nulla distinsi, lasciai che le gambe seguissero sul pedale il loro moto automatico, mentre il pensiero si addormentava o per la gran stanchezza o forse perchè vi erano questi versi nella memoria che rotolavano con insistenza noiosa: i versi di Dante:

Oh . . . . . . . Oderisi,
L'onor d'Agobbio e l'onor di quell'arte
Che alluminare è chiamata in Parisi.


E anche mi veniva in mente la predica che san Francesco tenne al famoso Lupo d'Agubbio:

“Frate Lupo, tu hai fatti grandi malefizi, guastando e uccidendo le creature di Dio, sanza sua licenza„; con quel che segue.