18. Ci resta per ultimo a ragionare de’ corpi Silicei rotondi o tondeggianti, che formano la terza delle rarità naturali, che nel Misma è riuscito a me d’osservare. Sotto il mentovato piz o vetta, e nelle adiacenze, ove il nucleo o la falda del monte non è rivestita di crosta vegetabile, trovansi non infrequenti certe pallottole fossili, confusamente racchiuse in alcuni tratti della mentovata roccia Alpina. Veramente non è rara cosa il vedere anche altrove strati calcari frammezzati da strati selciosi; e ciò ci si presenta all’occhio quasi dappertutto, ove accade di scorrere montagne di questo genere nel nostro Dipartimento. Alcune poi di siffatte selciose stratificazioni, le quali alternano colle calcari, e ne seguono l’andamento ne’ banchi meno massicci della roccia calcaria, si veggono specialmente nelle pendici laterali del ridetto vallone presso Macla; quivi la selce è di color, ora verdognolo, ora oscuro ed ora rosso-vinato24. Anche le Alpi propriamente dette e gli Appennini ne offrono in più luoghi chiari esempj. Ivi pur veggonsi talora stratificati in mezzo ad una sostanza terrea de’ ciottoli silicei, e benanche (il che