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PhySeter, o del Cocodrillo Alligator parimente d’America (Lett. philos. sur la format. des Sels): opinione adottata anche dagli Enciclopedisti. Altri come Klein e Sievers pensarono che fossero spine o raggi di Echini aculei vel radii Echinorum; e Fischer e Buffon loro seguaci persino asserirono possedere degli Echini forniti di queste spine. Fra i più moderni Rosinus De Belemnitibus, J. Th. Klein De Tubul. Marin., Breyn De Polythalamiis, ed Ehrhat De Belemn. Svev., Wolch De Stat. Reth., e Daumer nella sua Mineralogìa sostengono doversi i Belenniti collocare fra i Testacei, e potersi essi considerare quali tuboli Tubulos marini particolari peculiares, o noccioli, nucleos, generati ne’ Testacei, siccome sembra credere anche Allioni nella sua Orycto. Pedemon. Ma svaniscono cotali opinioni in confronto di un attento esame, che si faccia è sulla interna struttura e sulla tessitura esteriore di questo Elmintolite. Wallerio stesso, che dapprima classificato avea il Belennite fra gli informi marini animali, Holothuriæ, abbandonò il suo parere meliora a N. V. Linnè iam edoctus. (Wall. Systema Mineralogicum, T. II. observat. 3. in calce, pag. 451.)

(22) Allioni asserisce egli pure nella sua Oryct. Pedem. Sopraccitata che il Belennite è una conchiglia pelagiana, vale a dire abitatrice, seppur sussiste, degli abissi del mare (Bertrand Dictio. Oryct., pag. 70.); ed il citato Dictionnaire d’Histoire Naturelle dice che i Belenniti sino ad ora non si sono da noi trovati che fossili.

(23) Linneus Systema Naturæ etc. Tom. IH. pag. 170.

(24) Petrosilex cequabilis Wall. spec. 122.(a), (b), (c).

(25) Silex æquabilis spec. I15 viridescens vel colore ferreo Wall.