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il sabato 77

“La natura fatica per proprio agio„ commenterebbe il monaco pensoso. Altra considerazione: “povero ed esule in terra nemica dove incontro guerra ogni dì e grandissime sciagure...„ Non pensava ad essa Giacomo non più devoto, non più pio, Giacomo negli ultimi tempi della vita, quando nella Ginestra stima gli uomini tra sè confederati contro l’Inimico? Non ricordava, sia pure incoscientemente, il modo cristiano di figurarsi la morte, come un soave abbandono del capo stanco sul petto del divino Redentore, quando diceva:

Quel dì ch’io pieghi addormentato il volto
Sul tuo vergineo seno?

Vero che non è più il seno di Gesù. Il Leopardi ha trasformato Gesù nella Morte, adornandola delle bianche vesti che indossava la donna che comparve a Socrate e gli disse:

Giungere fra i tre dì tu puoi alla zolle di Ftia.

Non ricordava egli l’umile preghiera, “Percuotimi gli omeri e il collo„, l’umile confessione, “Non son degno se non di essere flagellato e punito„, quando diceva, ribelle ai pensieri che alitavano dalla lontana fanciullezza,

La man che flagellando si colora
Del mio sangue innocente
3Non ricolmar di lode,
Non benedir com’usa
Per antica viltà l’umana gente,
6Ogni vana speranza...?

Vana anche quella speranza, vano anche quel conforto! Egli aveva cancellato la seconda parte di