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48 | pensieri e discorsi |
la tua fama? “Questo ragazzo è un ragazzo miracoloso... noto in tutto il mondo... „ In questo modo la gloriola sarebbe facile. Ma tu no, non vorresti. Eppure gli uomini non crederanno mai che sia grande un merito che non sia tanto grande da vincere persino la modestia di colui che l’ha. Se la tua modestia è grande, contèntati d’una grandezza assai modesta. Sarai considerato un poeta mediocre, e poichè mediocre non deve essere il poeta, sarai proclamato non poeta. Ovvero tu, non credendo all’amara considerazione del Leopardi, aspetterai che la tua lode cominci dalla bocche altrui? Perchè questa lode sia tale da crearti una vera fama occorre ch’ella possa propagarsi per gran numero di persone; le quali ti loderanno poi a lor volta senza conoscerti, senza averti udito, senza averti letto! Ti loderanno per “suggestione„. Oh! il pessimo fatto che sarebbe allora il tuo! Tutto quel che tu facessi, sarebbe ugualmente lodato: ciò che tu sentissi d’aver fatto di meglio, sarebbe pareggiato a ciò che tu conoscessi d’aver fatto di peggio. Persino cosa che non avessi fatto tu, ma comparisse col tuo nome, sarebbe levata alle stelle, e così preferita a quelle che proprio tu avessi fatto e credessi buone e belle! e che ne faresti di tale gloriola?
Tanto più che bisognave dere da che ti venne quella lode iniziale, che avviò tutte quell’altre lodi. Da che? Da qualche cosa più atta delle altre ad accecare, ad inebbriare, a far delirare la gente. Dalla politica, per esempio: dal partito o dalla setta. Badaci, ragazzo. È il fatto di qualcuno che vuol procacciarsi la popolarità, mettendo la cannella a una botte, e che tutti bevano. La gran botte è la politica, il vino che ognuno ne beve, è il proprio sentimento che si