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parandomi al secondo tempo, entra la cameriera solita ai camerini teatrali con pianta fiorita in vaso. Chi sarà? Cartello. Calligrafia nota. Letterina agrodolce.

Tipico particolare di sogno tutto scoperta come lettura di romanzo. Lo stupore era genuino. Se non sapevo chi mi mandava i fiori, e a leggerlo mi stupivo e un po’ spaventavo, come potevo essere lo stesso che immaginava la trama del sogno?

Eppure, la forma dei fiori in vaso e il tono e la calligrafia della lettera sono cose di questi giorni. La cameriera è un vecchio ricordo cinematografico. Non potrebbe darsi che, di secondo in secondo, un ricordo si giustapponesse a un ricordo e, in questo caso, io ricevessi i fiori perché infinite volte ho letto e visto che in camerino si ricevono i fiori? Ma resta sempre inspiegato che in quel momento ero a mille miglia da Fern. eppure il biglietto era di lei, che, badarci, era in teatro e io lo sapevo solo allora.

4 luglio.

(al 30 giugno). Non solo bei nomi. Le stelle erano soprattutto complessi mitico-rustici che preparavano il gusto per il preistorico.

Notare che piú che dei poemi (Iliade, Commedia, Leopardi, ecc.) ti compiacevi di geologia e astronomia, cioè il materiale indifferenziato da cui doveva nascere il gusto mitico-rustico, saziato poi dagli sparsi accenni dei poemi (esperos o callistos en urantiò istasi astèr). Alla letteratura, al gusto della parola-mezzo sei giunto piú tardi, attraverso tediosa ricerca culturale (letture obbligate) e poi scoppio baudelairiano.

10 luglio.

(Cfr. 15 giugno e 4 luglio). Insomma, il tuo stupore dei 16-19 anni era che la realtà (la cavedagna di Reaglie sotto le stelle, i boschi di forti frassini a far lance ecc.) fosse la stessa che Omero e D’Annunzio sottacevano. Prima c’era stata la commozione ispirata dai segni delle cose (poesie, favole, miti); di qui hai riconosciuto la bellezza e l’interesse del mondo delle cose.