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78 La Canzone del Carrroccio

di Bologna ecc. del conte Giovanni Gozzadini, Bologna, Zanichelli 1880. Alberto de’ Cazzanemici si denominava Alberto dalle iniquità.

Pag. 30, v. 5.Callegari, calzolai di pelle grossa, bisilieri, tessitori di panni di bigello.

Pag. 30, v. 13.L’orso, arma dei Cazzanemici grandi, detti appunto dell’orso. Il leon rampante a scacchi con la rosa all’orecchio, era l’arma dei conti da Panico, terribili conti. intorno ai quali vedi Gozzadini, Op. cit, p. 388 sgg.

Pag. 30, v. 17. — La gaiferia, vel cuba o çuba o çuppa (Stat. delle Società del popolo... a cuta di Augusto Gaudenzi, pagg. 17, 110, 136, e altrove) doveva aver lo stemma o arma delle società.

Pag. 31, v. 6.Comazzo, de’ Galluzzi, di parte geremea, ad Uspinello, de’ Carbonesi, di parte lambertazza. Notissima l’inimicizia di queste due grandi famiglie, e la tragica fine d’una donzella e d’un giovane amanti e sposi contro la volontà de’ loro consorti.

Pag. 31, v. 10. — Non fu veramente un angelo, sì i Parmensi medesimi che lo presero e non vollero ritenerlo dopo la battaglia di S. Cesario: «Et Mutinenses voluerunt carrocium Bononiensium tollere, et secum in Mutinam ducere, sed Parmenses non permiserunt... Et crediderunt Parmensibus Mutinenses... et dimiserunt illud in Plumatio». In quella battaglia manganelle fuerunt Bononiensibus violenter ablate. Vedi Salimbene, pag. 60 (ediz. cit). E i confederati di Modena, Parma, e Cremona, abbeverarono i cavalli nell’acque di Reno. Id. pag. 35 sgg.

Pag. 31, v. 16.L’asino. Nel mese di settembre dell’anno stesso di Fossalta (maggio del 1249) Bononienses.... cum uno mangano projecerunt unum asinum vivum in Mutinam. Matth. de Griff., Mem. Hist., p. 12.