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aspetto che nella gioventù, epoca d’illusioni e d’inganni. Ma, se piacerà a Dio, noi due pubblicheremo le lettere di mio padre a Giacomo, e allora molte verità si scuopriranno, e il povero padre mio sarà conosciuto per quell’uomo veramente affezionato e amante dei figli suoi. Spero che, ove ne avessimo bisogno, le Brighenti permetterebbero e acconsentirebbero che venissero pubblicato le lettere di Monaldo a Brighenti e ne darebbero copia; di questo non ne dubito. E son sicura che in quelle si scorgerebbe ancora quanta stima egli facesse del padre tuo, di cui sempre parlava con lode e rispetto come di uomo onoratissimo.

Abbraccio e bacio la Nina con tutto il cuore e te, mia carissima, io stringo al mio cuore tanto angustiato, ma pur sempre vivace nell’amarti.

CV.

ALLA STESSA

a Modena

9 marzo (1851)

               Mia carissima,

Vedi quanto io sono generosa con te! Quando toccava a me il lamentarmi amaramente, e lo sgridarti a piena gola per un silenzio protratto certo di troppo, ti do materia di rimproverarmi perchè rispondo si tardi alla tua amorosa lettera del due