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fa mai vedere, tutto concorre a rattristare la tua amica, e a scemarle quella energia che una volta aveva, e che ora ricerca invano. Ti ringrazio dunque di tanto tuo amore e di quello dei tuoi, tutti io ringrazio col cuore, e tutti io tengo in quello, e tutti io amo ad un modo. Verrei sentirvi tutti bene, e non discretamente come dici, vorrei tutti lieti, o che la nuova abitazione non vi suscitasse, nè alla mente nè al cuore dolenti o inutili regrets, vorrei che la mia amica fosse lieta dalla sua virtù, delle care e rare sue doti, e non formasse desideri perniciosi alla sua tranquillità presente e futura. Già non è ancora il tempo, ma quando avrai i miei anni, se il tuo amore e la tua mano saranno ancora liberi, allora penserai come me, non esser poi la più gran disgrazia il viver sole quando non sia stato possibile il ritrovare uno secondo il cuor nostro. S1, di questo mio stato, me ne dolgo sempre di meno, e con un po’ più di libertà sarei veramente felice, e io non ho altra speranza che nel mondo di là; in questo tutto è finito.

Dalle lettere di Viani ho saputo l’edizione fatta per cura di Ranieri delle opere del Giacomo, e sono sempre in aspettazione di una copia ch’esso mi mandi e di altre ancora, ma non viene nulla per anco. Anch’egli si lamenta della vita scritta da Ranieri, e sarebbe una vera felicità se Brighenti volesse rifarla, egli ch’è stato suo amico, che sa scrivere. Se le preghiere mie valessero, io lo pregherei assai, anzi io credo che s’egli può, lo farà certo.