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le portrait di un mio amico in baffi, di un caro giovine ch’io non mi farei punto scrupolo di abbracciare posto chè ne vedessi l’originale! E non so perchè Nina non fa la collezione dei tuoi ritratti secondo i vari personaggi che vai rappresentando (essa che si occupa di pittura): e sarebbe quella una raccolta interessante, particolarmente’’ per la tua famiglia.

Non mi dici nulla di Mamà Brighenti: spero dunque che la sia guarita, e che a ragione ora io mi rallegro con essa. Ancora non è venuto alcun avviso pel rame del mio Muccio: egli sta ai comandi tuoi. L’elogio che hai veduto nell’Omnibus non è di Ranieri? Io non lo conosco, ehè l’Omnibus qua non viene.

È gran tempo che non abbiam più nuove di Ranieri, di quello ch’io riguardo come mio fratello. Voleva partir di Napoli dopo l’inverno e ce lo scrisse, poi non abbiamo saputo altro; se tu ne sai qualcosa, dimmelo.

Ricevei a suo tempo la piccante lettera della nostra Nina; quella ragazza che non ha voluto mai cantare in teatro, vuole andare pel mondo vedendo e sentendo, divertendosi a piene mani, lasciando il suo cuore a brani, ora qua ora là; scommetterei che se essa lasciasse fare la notomia di quel suo cuoricino si troverebbe non solo, che non è più pesante del cuore di un uomo, per esempio di quello di qualcuno dei suoi amanti (come han trovato adesso che il cuor della donna pesa più di quello degli uomini), ma lo troverebbero mancante di vari pezzetti, i quali se si volessero riunire tutti, converrebbe ormai fare le tour du