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di dar fede a certe persone cui l’amicizia e il loro buon cuore illudono grandemente. In ogni modo io son gratissima del dono, e naturalmente lo sono ancora del motivo che lo ha mosso a farlo — e se tu hai occasione di scrivergli, fallo consapevole di questi miei sentimenti.
Ho cercato qui e fatto cercare in Ancona il libro di poesie che mi indicasti, e non l’ho potuto trovare. Giacomo ne scrisse tempo fa che è prossimo a stabilire a Napoli un’impresa letteraria insieme col suo Ranieri, la quale impresa sarà per essere di lucro all’uno e all’altro1. Se ne ha scritto qualche cosa più chiaramente a Brighenti me lo puoi dire.
Ho gran piacere di sentire che non hai lasciata parte del tuo cuore a Reggio, già me lo avevi promesso, e mi hai mantenuto la parola. Ma Nina non se la vuol finire, e ormai il cuore di lei è disseminato per tutta Italia — oh che obbrobrio! Bacia per me quella cara ragazza, e dille che abbia giudizio per carità.
Il primissimo debutto della signora Corradi fu a Recanati ove cantò due carnevali di seguito — il primo con gran furore il secondo con assai, meno, ed essa per consolarsi si maritò con Pantanelli che faceva da tenore; vero salame, simile in tutto, nella figura, al nostro cuoco — oh buon gusto!
Addio cara anima mia! Saluta tutti tenerissimamente, e a te e a Nina dà mille affettuosissimi baci.